La S.V. è invitata alla consegna del Sigillo della Città
ad alcuni benemeriti della cultura padovana,
promossa dalla rivista “Padova e il suo territorio”
in collaborazione con le associazioni culturali padovane che la sostengono.
Mercoledì 10 dicembre 2025, ore 17.00
Auditorium Centro Culturale Altinate San Gaetano
Via Altinate, 71 – 35121 Padova
Nel corso della cerimonia verrà presentato il fascicolo 238 della Rivista
“Padova e il suo territorio”
Anna Soatto
Presidente dell’Associazione “Padova e il suo territorio”
Sergio Giordani
Sindaco di Padova
Daniela Mapelli, nativa di Lecco, si è trasferita a Padova negli anni Ottanta per seguire gli studi di Psicologia sperimentale, all’avanguardia nella nostra Università. Dopo la laurea, ha conseguito il dottorato di ricerca nella stessa disciplina presso l’Università di Trieste, trascorrendo due anni alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh, negli Stati Uniti.
Tornata all’Università di Padova come Ricercatrice, poi Professoressa Associata e oggi Ordinaria, ha condotto numerose ricerche nell’ambito della Neuropsicologia e della Riabilitazione Neuropsicologica, discipline che ha insegnato con grande dedizione e passione.
Parallelamente alla ricerca nelle Neuroscienze cognitive, con oltre un centinaio di pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche internazionali, ha dedicato grande impegno alla didattica, in particolare alla supervisione di giovani ricercatrici e ricercatori in formazione. A livello accademico ha ricoperto i ruoli di Presidente del corso di laurea magistrale in Neuroscienze e Riabilitazione Neuropsicologica, di Direttrice del Master in Neuropsicologia Clinica e di Prorettrice alla Didattica dell’Università dal 2015 al 2021.
Durante la pandemia COVID-19 ha lavorato intensamente all’organizzazione, implementazione e gestione della didattica a distanza e mista, fino al ritorno in aula.
Nel 2021 è stata eletta Rettrice dell’Università di Padova, prima donna nella storia dell’Ateneo. Ha promosso cultura, ricerca, formazione universitaria, innovazione didattica, sviluppo scientifico, apertura internazionale e inclusione. Sotto la sua guida l’Ateneo ha realizzato iniziative con forte impatto culturale, economico e sociale sulla città.
Chiara Saonara, laureata in Lettere e filosofia all’Università di Padova e allieva di Angelo Ventura, è stata per trent’anni in distacco e ricercatrice all’Istituto Veneto per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea.
Ha raccolto testimonianze e materiale archivistico riguardante il periodo della Resistenza a Padova e nel Veneto e quello tra le due guerre, collaborando all’organizzazione di convegni e progetti scientifici.
Ha svolto intensa attività didattica con le scuole, diffondendo la conoscenza della Resistenza e guidando centinaia di studenti nei Viaggi della memoria nei campi di sterminio, come Auschwitz. Ha curato varie pubblicazioni, tra cui:
Le missioni militari alleate e la Resistenza nel Veneto. La rete di Pietro Ferraro dell’Oss (Venezia 1990)
L’insurrezione e il Partito. Documenti per la storia dei Triumvirati del Partito Comunista e Atti del Triumvirato veneto (Vicenza 1998)
Studiosa di Egidio Meneghetti, ha scritto la biografia Egidio Meneghetti scienziato e patriota combattente per la libertà (Padova 2003). Nel 2011 ha pubblicato Una città nel regime, una ricostruzione della vita di Padova durante il periodo fascista basata su documenti in gran parte inediti.
Tiene tuttora conferenze e incontri molto seguiti sulla storia della Resistenza a Padova.
Andrea Toniolo, nato a Galzignano Terme nel 1964, è presbitero della diocesi di Padova dal 1989. Nel 1996 ha conseguito il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ha svolto studi all’estero presso Tubinga, l’Institut Catholique di Parigi e il Loyola Institute of Pastoral Studies a Chicago.
Tra il 1995 e il 1999 è stato segretario della rivista Studia Patavina e docente di Teologia fondamentale e Teologia pastorale fondamentale, divenendo direttore della licenza in Teologia.
È stato due volte Preside della Facoltà Teologica del Triveneto (2008-2012 e 2020-2024), dopo aver ricoperto a Roma il ruolo di Responsabile del Servizio nazionale per gli Studi superiori di teologia e Scienze religiose della CEI (2012-2017). È docente ordinario presso la Facoltà Teologica e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose.
La sua produzione scientifica comprende numerosi libri, curatele e articoli anche in lingua francese e inglese. È noto per la sua attività pastorale aperta all’ascolto, in particolare nei confronti dei giovani.
Giovannella Baggio, dopo la maturità classica ad Adria nel 1966, si iscrive all’Università di Padova laureandosi nel 1972 in Medicina e Chirurgia. Si specializza in Endocrinologia (1974) e in Medicina Interna (1979).
Dal 1987 al 1995 è Professore Associato di Gerontologia e Geriatria a Padova. Dal 1995 al 2010 è Professore Ordinario di Medicina Interna all’Università di Sassari, dove fonda la Scuola di Specialità in Gerontologia e Geriatria (1996). Nel 1999 assume anche la direzione dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Generale dell’Azienda Ospedaliera-Università di Padova.
Nel 2013 è chiamata per chiara fama alla cattedra di Medicina di Genere dell’Università di Padova, diventando una delle maggiori esperte italiane nel settore. È stata:
Presidente del Centro nazionale su Salute e Medicina di Genere
Membro del direttivo della International Gender Medicine Society
Responsabile del Centro regionale veneto sulla Medicina di Genere
Editor dell’Italian Journal of Gender-specific Medicine
Componente del Comitato Tecnico Scientifico del Governo Italiano per l’Epidemia COVID-19 (2020-2021)
Membro del Consiglio Superiore di Sanità (2022-2025)
Ha al suo attivo numerosissime pubblicazioni, tra cui cinque monografie.
Marco Eugenio Brusutti, classe 1975, è presbitero della Diocesi di Trieste, Notaio di Curia e Viceparroco della Chiesa di Santa Caterina da Siena. Veneziano di origine e padovano d’adozione.
È laureato in Giurisprudenza e in Sociologia, con due Master in Etica Internazionale al King’s College di Cambridge. Giornalista, critico e autore televisivo, è stato Presidente di Confindustria Infrastrutture, Trasporti e Servizi per sei anni a Venezia e per altri quattro in Veneto.
È scrittore, attivo promotore della pace e destinatario di numerosi riconoscimenti internazionali per meriti umanitari. È:
Cavaliere di Grazia Ecclesiastico dell’Ordine di San Giorgio
Medaglia d’Oro del Sovrano Militare Ordine di Malta
Volontario a Padova per 30 anni presso l’Oncoematologia Pediatrica, è socio e volontario dell’AIL – sezione di Padova – da oltre 30 anni, e suo Presidente dal 2020.
Nel 2025 è nominato Bioeticista in Servizio all’Ospedale Pediatrico IRCCS “Burlo Garofolo” di Trieste. Si è diplomato al Master Internazionale di Cure Palliative Pediatriche della Pontificia Università LUMSA.
Nel 2025 riceve il premio internazionale del Vaticano “Etica nella cura 2025” e la “Medaglia d’Oro” dei Cavalieri di San Giorgio per l’AIL Padova.
Ettore Gasparetto, milanese di nascita ma padovano di elezione, ha svolto una ricca carriera scientifica come docente all’Università di Milano, Dipartimento di Ingegneria Agraria. I suoi ambiti di ricerca riguardano la sicurezza delle macchine agricole e i mezzi per la protezione ambientale, con particolare attenzione alla micro-meccanizzazione agricola nei Paesi in via di sviluppo.
Come esperto di Gruppi e Comitati dell’Unione Europea e di varie organizzazioni italiane, ha lavorato in oltre 70 Paesi del mondo. È socio di importanti accademie, tra cui i Georgofili, e collabora con riviste scientifiche internazionali.
Stabilitosi definitivamente a Padova, si è dedicato con grande impegno al ripristino della casa e del giardino che furono abitati da Galileo. È stato tra i primi a sostenere il festival “Anime Verdi” (dal 2018), accogliendo i visitatori e guidandoli alla scoperta dei passaggi utilizzati da Galileo per raggiungere la vicina casa Cornaro, tema trattato anche sulla rivista Padova e il suo territorio.
Sostiene il Gruppo Giardino Storico dell’Università, di cui è stato docente in alcuni corsi.
published 28 Novembre 2022
Il Sindaco di Padova presiederà la cerimonia e consegnerà il Sigillo della Città di Padova, lunedì 5 dicembre 2022, Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano. L’iniziativa è promossa dalla rivista
“Padova e il suo territorio” in collaborazione con le associazioni culturali padovane che la sostengono.
Dopo la parentesi dovuta all’emergenza covid il riconoscimento sarà assegnato quest’anno ai cittadini benemeriti: Albino Bizzotto, Giordana Canova Mariani, Dante Carraro, Antonio Rigon, Graziano Visintin, Vittorina Zagonel
Albino Bizzotto, nato a Cassola (Vicenza) nel 1939 e ordinato sacerdote nel 1963, durante gli anni Ottanta visita alcuni paesi dell’America Latina, che segneranno il suo percorso pastorale e le sue idee politico/sociali. Diventa da allora promotore di varie iniziative volte alla pace ed allo sviluppo dei paesi del sud America e nel resto del mondo. Nel 1985 fonda l’associazione “Beati i Costruttori di Pace”, un’organizzazione per la pace ed il disarmo nel mondo. Nel 1992 organizza una marcia nonviolenta nella Sarajevo assediata, coinvolgendo cinquecento persone, cui si unirono don Tonino Bello e mons. Luigi Bettazzi. Fonda e dirige la locale trasmittente radiofonica Radio Cooperativa che trasmette da Padova coprendo quasi tutto il Triveneto, definendosi come una radio libera di “contro informazione”. Tutta la sua vita è stata ed è una preghiera concreta rivolta alla ricerca della pace e della solidarietà, una preghiera che va oltre le parole, il pensiero, il sentimento, che si fa azione, rinuncia, donazione.
Giordana Canova Mariani, professore emerito dell’Università di Padova, è stata per lunghi anni docente ordinario presso la medesima università tenendo gli insegnamenti di Storia della miniatura, di Storia dell’Arte Medievale e di Museografia. Durante la sua attività di studiosa ha apportato significativi contributi alla storia dell’arte, della cultura e della religiosità a Padova soprattutto portando a conoscenza l’enorme e prima quasi ignota ricchezza di libri manoscritti e di antichi libri a stampa miniati che la città andò producendo dal Medioevo al Rinascimento presso i maggiori centri religiosi e laici: la Cattedrale, Santa Giustina e i monasteri benedettini, il Santo, la Corte carrarese e l’Università. Si ricorda in questo senso la grande mostra della miniatura a Padova organizzata nel 1999. Un altro settore di studi è stato dedicato alla ricostruzione delle vicende del patrimonio pittorico di Padova dopo le soppressioni napoleoniche che ha portato a riconoscere la provenienza dall’abbazia di Santa Giustina del nucleo fondante del nostro Museo Civico.
Dante Carraro, laureato in medicina presso l’Università degli studi di Padova, nel 1987 ha conseguito la specializzazione in Cardiologia. Consacrato sacerdote della Diocesi di Padova nel 1991, dal 1994 al 2008 è il vicedirettore dell’Ong Medici con l’Africa Cuamm, da oltre 70 anni impegnata nel campo della cooperazione sanitaria internazionale e, in particolare, nell’Africa sub-sahariana, per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Nel 2008 diventa Direttore di Medici con l’Africa Cuamm, carica che lo porta spesso in missione negli otto paesi dell’Africa sub-sahariana in cui opera l’organizzazione (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda). A lui sono affidati la direzione e il coordinamento dei numerosi progetti di cooperazione con i quali il Cuamm appoggia 23 ospedali, 80 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria, formazione), tre scuole infermieri (in Sud Sudan, Uganda ed Etiopia) e una università in Mozambico con oltre 4.500 operatori sul campo, di cui 230 italiani. Nel 2020 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana”. Attraverso don Dante un riconoscimento importante all’Africa e alla sua gente, assieme al lavoro di tanti volontari, collaboratori, amici e sostenitori del Cuamm.
Antonio Rigon è stato per molti anni professore ordinario di storia medievale presso l’Università di Padova, dove si è laureato e dove ha compiuto tutto il suo percorso accademico, contraddistinto da prestigiosi incarichi. Si è interessato di storia religiosa, di storia delle istituzioni civili ed ecclesiastiche, della vita sociale e culturale nel Medioevo, con particolare riguardo al contesto padovano e veneto e con vigile attenzione alle altre regioni italiane. Nella sua ampia bibliografia scientifica spiccano studi sul monachesimo, sugli ordini mendicanti, su sant’Antonio di Padova, sulle parrocchie e il clero urbano, sui comuni e le città medievali, sulle signorie dei Da Romano e dei Carraresi. In un libro recente, La vita che si fa storia, egli esprime con espressione icastica (“un mestiere bellissimo”) la sua profonda passione per l’insegnamento e per il rapporto, scientifico ed umano ad un tempo, che ha sempre coltivato con allievi e colleghi. Notevole anche la sua attività di promozione culturale. Collabora con riviste e collane prestigiose come “Quaderni di storia religiosa”, di cui è fondatore, “Rivista di storia della Chiesa in Italia”, “Il Santo”, “Italia sacra”. È membro di importanti di centri di studio, fra cui l’Istituto storico italiano per il Medioevo, l’Accademia galileiana di scienze lettere ed arti, la Deputazione di storia patria per le Venezie, l’Istituto per la storia ecclesiastica padovana, il Centro studi antoniani.
Graziano Visintin, maestro orafo formatosi all’Istituto “Pietro Selvatico” è stato interprete di prima fila della Scuola Padovana dell’Oreficeria. Riconosciuto internazionalmente come grande protagonista dell’Arte del gioiello, ne ha definito e rinnovato il linguaggio, trasmettendone i saperi disciplinari anche didatticamente nella sua carriera di docente. Ha collezionato numerosi e prestigiosi premi internazionali come l’ “Uno a Erre”(1983), l’International Jewellery Art Prize (1983), l’Herbert Hofmann (1988) la Medaglia d’oro Bayerischer (1990), il Master prize European Prize for Applied Arts (2009) e il Premio Internazionale Mario Pinton (2011).
Il suo linguaggio plastico rifugge da formalizzazioni da arte applicata e da semplice decoro del corpo, ricercando nelle proprietà dei metalli e nella Storia dell’Arte le radici compositive. La figuratività risultante è asciutta e scarna, connotata alla tradizione del banco orafo, ma traguardante ad espressività contemporanee di grande efficacia.
Vittorina Zagonel, laureatasi nel 1978 in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Padova e specializzatasi nel 1981 in Oncologia, ha iniziato la sua carriera di assistenza ai malati oncologici nell’ Ospedale di Padova. Specializzatasi a Bologna nel 1985 in Ematologia generale, dal 1995 ha ricoperto vari incarichi come direttore di Unità Operativa di Oncologia dapprima al CRO di Aviano, successivamente all’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e da ultimo allo IOV-IRCCS di Padova dove, dal 2009, dirige l’U.O.C. di Oncologia 1 e, dal 2014, è anche Direttore del Dipartimento Oncologia. È stata membro del Consiglio Superiore di Sanità dal 2014 al 2018.
Nell’ambito del suo impegno di assistenza e cura al malato oncologico in una visione olistica, ha promosso lo sviluppo di un gruppo multidisciplinare di neurooncologia a Padova per la presa in carico dei pazienti affetti da tumori cerebrali, all’interno del quale si è sviluppato il progetto Regoma, anche grazie al sostegno dall’Associazione Luca Ometto Onlus.
Il Comune di Padova e l’Associazione “Padova e il suo territorio” organizzano la cerimonia di consegna del sigillo della città ad alcuni benemeriti. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le associazioni culturali che sostengono la rivista “Padova e il suo territorio”.
Mercoledì 11 dicembre 2019, ore 17.00
Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano
Ricevono dalle mani del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, il Sigillo della Città di Padova: Piero Brombin, Filippo Juvarra, Alberto Terrani, Annamaria Zanella.
Leggi le presentazioni sinteche
Nel corso della cerimonia verrà presentato il fascicolo 202 della Rivista, dedicato alla cultura padovana nel Quattrocento
La cerimonia si concluderà con un saluto in musica di Chiara Volpato Redi, violino
Il Comune di Padova e l’Associazione “Padova e il suo territorio” organizzano la cerimonia di consegna del sigillo della città ad alcuni benemeriti. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le associazioni culturali che sostengono la rivista “Padova e il suo territorio”.
Giovedì 13 dicembre 2018, ore 16.30 Auditorium Centro Culturale Altinate/San Gaetano
Ricevono dalle mani del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, il Sigillo della Città di Padova: Gianpaolo Barbariol, Vincenzo De’ Stefani, Giorgio Pullini, Patrizia Zamperlin.
Gianpaolo Barbariol ha operato per trentacinque anni nel Comune di Padova come capo servizio e poi capo settore del Verde pubblico, impegnandosi con intelligenza e passione per dotare la città di un moderno sistema di spazi e di collegamenti verdi. Si devono alla sua lungimirante attività la creazione del Parco Europa e del Roseto sui bastioni di Santa Giustina, il restauro del Giardino Treves e la riqualificazione dei Giardini all’Arena, l’introduzione dell’orticultura urbana e lo sviluppo dei parchi agricoli, il collegamento degli spazi verdi e dei percorsi ciclo pedonali coi tratti arginali. Continua, anche dopo il pensionamento, a occuparsi del verde in città con incontri e collaborazioni con le associazioni che hanno più a cuore il problema.
Vincenzo De’ Stefani, iscritto alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova, interruppe gli studi per dare vita, assieme al fratello maggiore Pierluigi, a un’attività nel settore meccanico: l’officina “La precisa”, minuscola nel numero di addetti ma non nella qualità, visto che vi si ideò e costruì il prototipo di una valvola di sicurezza per gas. Tornato agli studi universitari, si laureò in ingegneria meccanica a Pisa dopo aver vissuto già prima della laurea un’altra esperienza assai significativa in Francia. Partì da lì, e dalla sua passione per l’orologeria di precisione, una lunga storia di esperienze e di successi imprenditoriali nel settore meccanico, vanto per l’industria padovana anche a livello internazionale, che gli hanno meritato il titolo di cavaliere del lavoro. L’attaccamento a Padova e alla sua cultura lo ha spinto ad animare un gruppo di amici che
sotto la sua presidenza ha sostenuto per lunghi anni la rivista “Padova e il suo territorio”.
Giorgio Pullini, laureato a Padova nel 1951, ha svolto la lunga carriera universitaria nella città natale come docente di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea e dal 1976 come ordinario di Letteratura italiana. È ora professore emerito. Lo annoverano tra i soci l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, l’Accademia Galileiana di Padova e l’Accademia Olimpica di Vicenza. Autore di numerosi volumi e saggi sulla narrativa e sul teatro dal Sette al Novecento, collaboratore delle più prestigiose riviste letterarie e teatrali,
è uno dei massimi conoscitori del teatro italiano e veneto, di cui ha recensito sulla stampa centinaia di rappresentazioni, come in misura ridotta testimonia il volume Sipario Rosso, edito nel 1998. È stato membro
di importanti giurie letterarie, quali i premi Comisso, Settembrini e Campiello ed ha ricevuto a sua volta numerosi riconoscimenti per la saggistica.
Patrizia Zamperlin, laureata in Pedagogia a Padova nel 1972, ha ricoperto per oltre vent’anni l’insegnamento universitario di Storia della scuola e delle istituzioni educative. È autrice di saggi sulla storia della politica scolastica e sulla storia locale dell’educazione. La sua figura è legata in particolare alla progettazione e alla realizzazione del Museo dell’Educazione dell’Università di Padova, che ha fatto crescere e apprezzare dalla comunità scientifica per la qualità e la quantità del materiale documentario raccolto. È stata membro del Comitato scientifico sulla Storia della scuola istituito dal MIUR, dove ha portato soprattutto l’esperienza maturata all’interno del Museo dell’Educazione patavino. Fortemente impegnata anche sul versante della divulgazione e della animazione culturale del territorio, ha curato numerose mostre di successo in sedi prestigiose, per illustrare il materiale scolastico e la sua storia.
SIGILLO DELLA CITTÀ DI PADOVA 2017
Il Comune di Padova e l’Associazione “Padova e il suo territorio” organizzano la cerimonia di consegna del sigillo della città ad alcuni benemeriti. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le associazioni culturali che sostengono la rivista “Padova e il suo territorio”.
Ricevono dalle mani del Sindaco di Padova, Sergio Giordani, il Sigillo della Città di Padova: Maria Silvia Bassignano, Mario Battaliard, Luigi Francesco Ruffato, Giuliano Tabacchi.
SIGILLO DELLA CITTÀ DI PADOVA 2016
Il Comune di Padova e l’Associazione “Padova e il suo territorio” organizzano la cerimonia di consegna del sigillo della città ad alcuni benemeriti. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con le associazioni culturali che sostengono la rivista “Padova e il suo territorio”.
Ricevono il sigillo della città:
Roberto Luise
classe 1938, padovano, terzo di una nidiata di rugbisti, ha giocato come trequartista centrale nella categoria rugby a quindici con le Fiamme Oro e col Petrarca contribuendo alla conquista del titolo italiano da parte delle due squadre per ben sette campionati di seguito. Con la nazionale debuttò nel 1959 contro la Francia. L’ultima sua presenza risale al 1972 contro la Spagna. È persona molto conosciuta e stimata nel mondo dello sport per le sue attività a favore dell’ambiente rugbistico e per essersi impegnato in più occasioni nel ripristino e nella manutenzione di impianti e strutture per l’accoglienza dei giovani. Ha saputo pure dedicare il suo tempo a iniziative di solidarietà verso persone bisognose e nell’assistenza di anziani. Viene additato da molti come esempio di quello spirito di correttezza, di disponibilità, di serietà che dovrebbe caratterizzare il vero sportivo.
Maria Teresa Nicoletto
è figlia di Aldo (Mino) Nicoletto, che nel 1964 fondò la sua azienda a Piazzola Sul Brenta, giungendo a dare lavoro anche a più di 600 persone. Negli ultimi anni c’è stato un ricambio, con l’ingresso di moltissimi giovani. Attualmente nell’azienda sono occupate circa 300 persone. Assieme al figlio Riccardo Della Piazza, Maria Teresa ha dimostrato eccellenti qualità manageriali dirigendo un’impresa che si caratterizza per la qualità dei capi prodotti mantenendo le modalità del tradizionale lavoro artigianale e rinunciando per principio a forme di delocalizzazione della produzione. È significativo il fatto che molte persone lavorano in Belvest da decenni, seguendo le orme dei loro genitori, segno inequivocabile di una tradizione sartoriale dove il “mestiere” e la fedeltà all’azienda si tramandano di generazione in generazione.
Giuliano Scabia
nato a Padova nel 1935, dove si è laureato in filosofia morale nel 1960 con Ezio Riondato. È scrittore d’ingegno, poeta, drammaturgo e narratore dei propri testi. Ha insegnato Drammaturgia al DAMS di Bologna dalla sua fondazione ed è stato protagonista di alcune tra le esperienze teatrali più vive degli ultimi decenni. In capo al mondo (Einaudi, 1990) è la sua prima opera di narrativa, cui è seguito Nane Oca (1992): da queste storie “pavane” si sono originati due distinti cicli romanzeschi nei quali il territorio padovano è descritto e trasfigurato come sfondo alle avventure dei personaggi; l’ultimo episodio è contenuto in L’azione perfetta (2016). I suoi disegni (in copertina e all’interno dei libri) sono parte integrante dell’universo poetico, fisico e metafisico, che un autore come Scabia riesce a creare per i lettori.
Renzo Scortegagna
già docente di Sociologia dell’Organizzazione nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova, è stato fondatore e animatore del “Progetto Formazione continua”, che promuove corsi tematici di cultura per la terza età. È direttore responsabile della “Rivista di Servizio Sociale” organo dell’Istituto per gli Studi sui Servizi Sociali di Roma, che opera per un progressivo riassetto dei servizi sociali nel nostro paese secondo un preciso orientamento basato sul decentramento e sull’unificazione dei servizi a livello territoriale. Tra i suoi numerosi scritti si segnalano Invecchiare (il Mulino) e Vivere e morire con dignità (Marsilio). Fa parte del Consiglio direttivo del Centro Studi Alvise Cornaro, associazione che persegue una ricerca scientifica di particolare interesse sociale nel campo dell’invecchiamento.
CONSEGNA DEL SIGILLO DELLA CITTÀ DI PADOVA
Ricevono il sigillo della città:
Gianni Conte
nato a Padova nel 1926, dopo la laurea in medicina e chirurgia e il conseguimento di varie specializzazioni, è stato docente della Scuola specialistica in Radiologia e Radioterapia dell’Universitàdi Padova e primario della Divisione di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Mestre. È autore di numerose pubblicazioni inerenti l’Oncologia, la Medicina nucleare, la Radiologia, la Radioterapia e la Radiobiologia. Nell’ambito della Lega italiana per la lotta contro i tumori ha organizzato convegni, corsi di aggiornamento e campagne per la prevenzione dei tumori. Cessata l’attività professionale, è entrato a far parte del direttivo del Circolo Storici Padovani, di cui è presidente dal 1997, divenendo il principale animatore della sua attività con conferenze, visite a mostre e viaggi culturali in Italia e all’estero.
Sergia Jessi
nata a Bolzano nel 1939, si è laureata in Giurisprudenza a Padova, dove tuttora risiede. Appassionata d’arte, ha seguito corsi di specializzazione in Interior design, Antiquariato e arredi antichi, Arte moderna e contemporanea europea e Arte precolombiana. È stata direttrice per quindici anni del settore culturale–artistico della Fondazione Ghirardi di Villa Contarini dirigendo la scelta, l’allestimento e la stesura dei cataloghi di oltre 200 mostre, tra cui cinque biennali trivenete di pittura, scultura e grafica. Come critica d’arte collabora a mostre antologiche, partecipa a conferenze, concorsi e altre manifestazioni artistiche, o rivolte alla valorizzazione della bellezza floreale. È pubblicista del Corriere della Sera per il Veneto nella sezione cultura e spettacolo e di altre riviste.
Giovanni Battista Trolese
nato a Piove di Sacco nel 1939, scelse fin da giovane la vita monastica continuando gli studi presso l’abbazia di Praglia. Compì la professione religiosa a S. Giustina nel 1963, assumendo il nome di Francesco. Nei primi anni settanta fu chiamato a dirigere la Biblioteca statale del monumento nazionale di S. Giustina che per suo impulso si trasformò e si rinnovò nei servizi diventandoun luogo di ricerche ideale e sede di un centro per la promozione degli studi di storia ecclesiastica in ambito veneto. Laureato in teologia dogmatica, è studioso di spicco del monachesimo, curatore di numerose pubblicazioni a carattere storico e autore di un centinaio di saggi sulla storia e la cultura dei monasteri, con particolare riferimento a Santa Giustina, di cui è stato abate dal 2009 al 2015.
Lorenzo Rizzato
nato a Padova nel 1931, diplomato all’Istituto d’arte Pietro Selvatico, dopo una iniziale attività di designer ha operato come tecnico disegnatore presso l’Istituto universitario di idraulica. Nel 1955 cominciò a frequentare la scuola di teatro di Costantino De Luca, venendo presto a contatto con altri attori e registi d’avanguardia. Nel 1964 ha fondato il Teatro Popolare di Ricerca, a cui affluirono giovani e intellettuali padovani aperti a esperienze artistiche innovative. Continuando la tradizione del Teatro dell’Università di Padova, nel 1971 il TPR diventa anche Centro Universitario Teatrale, portando avanti, sotto la spinta di Rizzato, una serie di ricerche e di sperimentazioni che ottengono riconoscimenti anche a livello internazionale. Come attore e come regista Rizzato ha animato numerosi spettacoli e manifestazioni legate anche al mondo della cultura e della solidarietà, come le esperienze teatrali con disabili.
CONSEGNA DEL SIGILLO DELLA CITTÀ DI PADOVA
Ricevono il sigillo della città:
Francesco Canella, 83 anni, terzo figlio di una famiglia di agricoltori di Veggiano, a 14 anni ha iniziato a lavorare fuori casa come garzone di bottega presso lo spaccio ONARMO. Diventato in seguito titolare di un negozio di salumeria in via Curzola, ha creato nell’arco di quarant’anni, affiancato dai fratelli Pietro e Settimo, una catena di supermercati che abbraccia oggi 103 punti vendita e che coinvolge oltre tremila collaboratori. “Siamo una famiglia” racconta egli stesso, comparendo nello spot, tutto padovano, che appare in questi giorni nei cinema e alla tv, sull’esempio
di altri noti personaggi del settore alimentare, e lasciando di sé il ritratto di un imprenditore che ha conservato negli anni l’entusiasmo di quand’era ragazzo e quelle doti di umanità, di attaccamento al lavoro e di generosità che l’hanno sempre accompagnato.
Gustavo Millozzi, nato a Torino nel 1934, inizia la sua attività di fotografo dilettante a Venezia entrando a far parte del circolo fotografico La Gondola, che riuniva un gruppo di promettenti fotografi. Trasferitosi nel 1961 a Padova, è tra i fondatori del Fotoclub Padova, diventando animatore di iniziative a favore della promozione della fotografia e organizzatore di mostre e di eventi fotografici a
livello nazionale, che gli consentiranno di ottenere i più prestigiosi riconoscimenti in quest’ambito, tra cui la distinzione di Maitre della
Fédération Internationale de l’Art Photographique, di cui è Vicepresidente onorario. Le sue qualità artistiche sono state di recente oggetto di una mostra antologica organizzata dal Comune di Padova nella sede di Palazzo Zuckermann, che ha riunito in due distinte sezioni i suoi scatti in bianco e nero, magistrali per l’intensità dei ritratti e per le immagini di Venezia pittoresca e di Padova universitaria e goliardica.
Lionello Puppi, nato a Belluno (1931), è stato per più di 15 anni docente di Storia dell’architettura e dell’urbanistica all’Università di Padova, dove ha studiato e si è laureato con lode, per poi ricoprire altri insegnamenti nell’Università di Venezia.
Il periodo padovano è stato particolarmente fecondo per la sua attività di storico dell’arte e dell’architettura, legato a importanti iniziative culturali di livello nazionale e internazionale, e contrassegnato soprattutto da numerosi contributi sui più celebri monumenti della nostra città, confluiti in prestigiosi volumi illustrati, entrati a far parte del patrimonio bibliofilo padovano. La conoscenza storico-artistica della città lo ha portato anche a redigere, assieme al compianto Giuseppe Toffanin, una moderna Guida di Padova, che è tra gli strumenti di più immediata e utile consultazione. Il Sigillo vuole esprimere allo studioso la riconoscenza della Città e delle associazioni culturali cittadine.
Luigi Zanesco, nativo di Asolo (1935), ha condotto a Padova i suoi studi universitari fino alla laurea in Medicina e Chirurgia. Lo studio delle malattie oncologiche ed ematologiche pediatriche condotto anche in centri d’avanguardia all’estero lo porta a dar vita nel 1975 a Padova al “Centro per lo studio delle leucemie e malattie affini”, che ha sviluppato il trapianto di midollo osseo ed è diventato punto di
riferimento nella diagnosi di leucemie, linfomi e sarcomi per l’oncoematologia pediatrica italiana. La sua dedizione, come direttore, per 25 anni, della 2a Clinica Pediatrica dell’Università di Padova, poi denominata di Oncoematologia, lo ha portato a coagulare negli anni l’impegno di varie associazioni volontaristiche (AIL, CASOP, Team for Children) e della Fondazione “Città della Speranza”, a
potenziare la ricerca e a migliorare l’assistenza e il benessere dei giovani malati.
CONSEGNA DEL SIGILLO DELLA CITTÀ DI PADOVA
Ricevono il sigillo della città:
Gioacchino Bragato, nato a Saonara nel 1940, inizia a lavorare come sguattero in trattorie e ristoranti di Venezia. Rientrato a Padova, dopo un lungo apprendistato è assunto come cuoco nella trattoria “il Pero”, grande crocevia di artisti. Alla clientela degli amici pittori mostra i suoi primi quadri naïf, ricevendo incoraggiamenti e stimoli. Nel ’69 partecipa con successo alla Biennale di Rovereto. Seguiranno varie mostre personali e partecipazioni a rassegne naïf che lo porteranno ad affermarsi addirittura a livello internazionale. Bragato ha mantenuto nel suo modo di essere la schiettezza e la cordialità della persona semplice e generosa, che sa trasmettere a chiunque simpatia.
Eleonora Dalla Pasqua, nata nel 1933, passò la prima infanzia nell’orfanotrofio di via Ognissanti. Dopo una adolescenza difficile, trovò nell’impiego e nel matrimonio un nuovo equilibrio e quell’entusiasmo nella vita che cercò di trasmettere anche fuori della cerchia familiare, attraverso l’insegnamento. Studiando privatamente si diplomò maestra, raggiungendo più tardi anche la laurea. A 64 anni decise di insegnare ai carcerati entrando a far parte di una associazione di volontari. Per meglio aiutarli nelle questioni giuridiche studiò giurisprudenza, ottenendo la laurea, a 71 anni. La casa “Piccoli Passi”, per l’accoglienza di detenuti in permesso e delle loro famiglie, che ha diretto a lungo con capacità e competenza, deve molto alla sua quotidiana e instancabile presenza.
Gilberto Muraro, nato a Padova nel 1939, studioso di economia pubblica, come rettore del nostro Ateneo ha legato il suo nome all’attivazione della facoltà di Economia, divenuta in breve facoltà di eccellenza, e ad altre realizzazioni, tra cui l’approvazione del primo statuto autonomo dell’Università di Padova. Ha portato il frutto delle sue competenze ed esperienze al servizio di varie istituzioni centrali nel dibattitto economico nell’ambito del nordest, segnalandosi anche come apprezzato editorialista. Continua a sostenere le iniziative culturali promosse dall’Associazione Mazziniana di Padova, di cui è presidente onorario, e ad operare nel campo del volontariato partecipando a iniziative di solidarietà e a fondazioni di ricerca.
Franco Ruzza alla fine degli anni ’60 era un giovane lavapiatti in una azienda di cinque soci. In 45 anni di attività, con in tasca solo la licenza elementare, ma operando con professionalità e passione, ha saputo realizzare un piccolo impero nell’ambito della ristorazione e del catering. La sua azienda, prima ad aver aperto a Padova un self service di qualità, è oggi tra le più rinomate del nordest e dà lavoro a una quarantina di persone. Ruzza è un bell’esempio non solo di lavoratore, ma anche di persona pronta a partecipare ad iniziative di solidarietà, offrendo servizi gratuiti a categorie svantaggiate.
Pier Giovanni Zanetti, docente di agraria presso gli istituti tecnici, dopo una breve esperienza nell’amministrazione pubblica, si è dedicato alla ricerca sull’evoluzione del territorio, fondando nel 1984 l’associazione Lo Squero. Nel 1991, adattando l’ultimo burcio al trasporto passeggeri, ha dato inizio pioneristicamente al turismo culturale lungo i corsi d’acqua padovani. Oltre ad aver curato l’allestimento del Museo della Navigazione fluviale di Battaglia Terme, che ha diretto nei primi tre anni, è autore di numerose pubblicazioni dedicate alla storia dei borghi e dei canali cittadini, della riviera euganea, dei mestieri legati all’acqua e all’agricoltura veneta. Si è sempre distinto per l’impegno e il rigore nella ricerca e per le capacità organizzative.